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Donne che salvano i libri – nel cuore di Napoli

Un progetto per raccontare le storie passate, presenti e future delle biblioteche partenopee e di chi le ha salvate in tutti i centri, grandi e piccoli, della Campania

Se un giorno di questi vi capita di vedere per strada delle signorine con le borse cariche di libri che si inerpicano per una stradina medievale alla ricerca della chiesa del quartiere, del giardino della biblioteca comunale o del chiostro di paese, c’è una possibilita che si tratti delle donne di “Progetto Sophia” alle prese con il progetto “Donne che salvano i libri”.

Le suddette fanciulle a Roccagloriosa!

Donne e libri contro le bombe

Per chi si è perso la notizia, si tratta di un progetto sostenuto dal Centro per il Libro e la Lettura. Il progetto prevede la diffusione in vari centri culturali della Campania del volume omonimo e l’Associazione “Progetto Sophia. Donne verso la bellezza” è stata incaricata del compito militante di portare Donne che salvano i libri ovunque nel territorio. Il ciclo di presentazioni è cominciato il 29 giugno scorso. Siamo state a Eboli, Roccagloriosa e Polla, nella provincia di Salerno.
Nel corso dell’anno abbiamo stretto rapporti e accordi con altre realtà culturali campane e non vediamo l’ora di raggiungerle come macchie d’olio.
In questo articolo flash, per chi ancora non sa bene di cosa si tratta, vi raccontiamo un po’ del contenuto del libro, senza svelare troppo.


Donne che salvano i libri si divide in due parti. A incominciare da alcuni articoli pubblicati sul blog del Museodivino, ci si è interessati alla storia di bibliotecarie come Guerriera Guerrieri e Maria Giuseppina Castellano Lanzara . Nel libro vengono narrate le rispettive storie eroiche delle due, che si occuparono del salvataggio del patrimonio bibliografico delle biblioteche napoletane. Le due donne aiutarono a trarre in salvo i libri dagli edifici delle biblioteche costantemente esposti al pericolo dei bombardamenti e a portarli in rifugi di provincia.
Si parla però anche di figure come Maria Bakunin, che bibliotecaria non era, ma che comunque rivestì un ruolo professionale importantissimo per quanto riguardava la tutela della cultura durante gli anni della guerra.

Donne e libri contro il nuovo Millennio

La prima parte, insomma, è la storia a cui guardiamo con grande ammirazione, di queste donne che non erano state messe in posizione di potere in sostituione di un uomo, come spesso capitava in situazioni disperate come gli stati di guerra. Queste donne rivestivano quella posizione da prima dello scoppio della guerra e quest’ultima fu solo una delle emergenze che si trovarono ad affrontare nella loro carriera. Una conseguenza del loro lavoro.
Battaglie che sono assimilabili a quelle combattute da queste donne menzionate sopra, vengono tutt’oggi fronteggiate dalle Direttrici attuali delle biblioteche di Napoli. Guardandoci intorno, nelle fasi embrionali del progetto, ci siamo rese conto che anche oggi tantissimi direttori di biblioteche sono donne. Alcune di loro sono state molto disponibili a farsi intervistare da noi. Grazie al loro aiuto è venuta man mano a prendere forma la seconda parte del libro, costitutita appunto dalla trascrizione delle interviste rivolte a Maria Iannotti, ex direttrice della Biblioteca Nazionale di Napoli, a Silvia Iovane, direttrice della Biblioteca Universitaria di Napoli, a Antonella Cucciniello, direttrice della Biblioteca Statale oratoriana dei Girolamini e, infine, a Francesca Russo, funzionaria referente per la biblioteca di Storia dell’Arte Bruno Molajoli.

Le biblioteche oggi


Ognuna di queste donne tocca, nella propria intervista, dei punti di fondamentale interesse per chi ha a cuore la tutela della cultura e degli istituti preposti ad essa. Chi parla della mancanza disperata di organico, chi invece, provocatoriamente, accenna alla mancanza di fondi, chi si rivolge preoccupata al sempre calante ricambio generazionale nel personale, ma anche nell’utenza della biblioteca.
Certo, non sono le bombe della Grande Guerra, ma sono problemi che, se lasciati a stagnare, provocano la morte della cultura.
E allora Donne che salvano i libri si propone di risvegliare nell’animo di chi assiste alle presentazioni e diventa ricettacolo del nostro messaggio, una scintilla combattiva come quella di queste donne. Ci proponiamo di coinvolgere ed ispirare i singoli e le comunità allo studio della storia della propria realtà culturali e alla comunicazione di essa.
Donne che salvano i libri è un piccolo libro che parla di libri e che ha l’intenzione di trasmettere l’amore e la devozione verso la cultura e di promuoverla come veicolo di incontro sociale.

Per maggiori informazioni, prenotazioni, acquisti o se volete invitarci potete scrivere una mail a progettosophia@gmail.com. Oppure potete partecipare ai prossimi incontri! Vi aspettiamo in tantissimi!

Prossime tappe

  • Procida, 4 agosto 2024;
  • Settembre: Castellammare di Stabia, Napoli, Poggiormarino, Santa Maria Capua Vetere.

Il calendario è in continuo aggiornamento. Rimanete sintonizzati!

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